Il pettirosso

Un attaccabrighe. Quando esce dall’uovo pesa un grammo e mezzo. Dieci giorni dopo il suo peso (18 grammi) è uguale a quello dei genitori. A dodici giorni abbandona il nido. Crescita rapida e vita molto spesso breve sono caratteristiche non solo del pettirosso ma anche di altri piccoli passeracei. Ogni anno su dieci pettirossi presenti in una foresta ne muoiono sei. Il cuore del pettirosso batte 980 volte ogni minuto e non può dunque mantenere a lungo l’attività frenetica che dimostra: i pettirossi più anziani sono come dei "vegliardi" e la loro età potrebbe essere paragonata a quella di un uomo di 150 anni. Potrebbe sembrare un essere dolce; è invece un litigioso. Tutto l’anno impedisce agli altri pettirossi di entrare nel suo territorio e, in primavera, respinge gli intrusi con un’energia raddoppiata. Mostrando il suo petto rosso, canta per delle ore. La vista di un rivale l’eccita al massimo e si precipita su di lui per farlo fuggire. E’ sufficiente mettere su un ramo un ciuffo di piume rosse perché lui parta all’attacco come se avesse di fronte un altro uccello. 

Alla ricerca del sole. Ogni anno numerosi pettirossi giungono nelle nostre regioni per sfuggire al freddo alla mancanza di cibo. Questi migratori raggiungono le regioni meridionali dell’Europa e anche 1’Africa settentrionale: non esitano ad attraversare 700 chilometri di mare, a meno che facciano scalo su delle isole. Discreto, nascosto spesso in mezzo alla vegetazione, il pettirosso manifesta la sua presenza con il canto acuto, dai motivi complicati, e con le grida "tic tic tic", simili a un rapidissimo ticchettio. Preferisce vivere nei boschi di caducifoglie, ma vive anche nelle piantagioni di giovani conifere, nei parchi e sulle siepi. Non si allontana dagli alberi e si sposta rasente al suolo, con piccoli colpi d’ala.